giovedì 8 aprile 2021

 Pubblichiamo qui un testo ricevuto sulla resistenza popolare nelle Filippine. Resistenza contro un regime fascista, terrorista, al soldo dell'imperialismo occidentale. Motivo per cui qui i media non ne parlano mai .. devono nascondere i propri crimini. Ma soprattutto va considerata e apprezzata l'eroica resistenza di ampi settori popolari, organizzata dalle forze rivoluzionarie comuniste, e da decenni. La rivoluzione proletaria resta il loro orizzonte.

L'esercito del popolo riuscirà a regolare i conti!
Compatriots , l'organizzazione rivoluzionaria dei filippini all’estero, è solidale con le masse lavoratrici in patria che si trovano a dover sostenere un fardello, per il sostentamento delle famiglie, aggravato dai crescenti costi della vita e da tassi sempre più allarmanti di infezioni da varianti COVID-19. Cibo, medicine, prodotti igienico-sanitari e servizi pubblici sono a prezzi sbalorditivi. Il crescente tasso di disoccupazione e l'enorme povertà continuano ad essere sfide impossibili per i lavoratori filippini all'estero, mentre quelli in patria continuano a lottare affrontando le restrizioni governative, il coprifuoco e i discorsi demagogici di Duterte in televisione .
Due anni di stragi efferate in nome della guerra alla droga, ora aggravate dai tanti morti a causa della pandemia, e due anni di pesanti condizioni inflazionistiche hanno messo sotto la luce dei riflettori Duterte . La disumana campagna di guerra alla droga di Duterte, così come la sua mostruosa politica economica hanno smascherato la vulnerabilità della società filippina mettendo in luce l’ assenza di servizi sanitari pubblici adeguatamente finanziati. Il suo palese disinteresse nei riguardi della crisi della salute pubblica e le sue risposte unicamente militari hanno fatto precipitare le fratture socio-politiche tra la popolazione e la burocrazia governativa.
La questione pandemica è diventata securitaria. I vaccini sono capitalizzati in nome della sicurezza della produzione e (..). I prestiti contratti per i vaccini erano già esauriti, ma (..) solo una cosa è chiara. Le infezioni e le morti da COVID-19 aumentano con i fondi presi in prestito e pure con i vaccini donati .
Ma perché il governo Duterte è in guerra con la popolazione filippina? La militarizzazione, in stile statunitense, delle forze dell'ordine civili, come politica propria di Duterte, è sostenuta infatti dagli USA con 6,5 milioni di dollari. Le operazioni antidroga del Dipartimento di Stato USA hanno finanziato la guerra alla droga di Duterte. Con mandati di perquisizione fatti in serie da giudici di tribunali complici, le forze di polizia impiegano tattiche in stile militare agendo insieme a militari e para-militari, con operazioni di pattugliamento omicide in piena notte e incursioni nelle abitazioni all'alba. Allo stesso modo i militari e la polizia affrontano i manifestanti di strada ed esercitano controlli ai confini delle comunità durante i blocchi. La repressione verso pacifici trasgressori della quarantena include persino il dispiegamento di cecchini su veicoli blindati. Il governo di Duterte sfrutta la pandemia per seminare terrore, attraverso un’esibizione sistematica e l’utilizzo palese di tattiche di polizia che enfatizzano l'uso di armi speciali e squadre speciali (SWAT). Uniformi e giubbotti antiproiettile in stile militare per affrontare comunità disarmate e/o semplici cittadini.
Questo metodo viene presentato come un buon servizio pubblico, come una buona politica. Ma quali sono i risultati offerti da un tale buon servizio pubblico che gli OFW (acronimo per contribuenti? NdT) pagano in tasse? Lo stato criminale di Duterte è impegnato solo a uccidere. Rivendica il diritto esclusivo all'uso legittimo della forza, il diritto esclusivo di imporre tasse e, in occasioni specifiche, il diritto esclusivo di approvare una normativa draconiana come la legge antiterrorismo. La guerra alla droga si è trasformata nel terrorizzare il legittimo dissenso politico. La guerra contro la droga è solo una cortina fumogena, in realtà è diffusione di paura, di terrore.. Perciò Duterte non intende porre fine alla "guerra alla droga".
I dati rivelano la vantata politica stragista di Duterte. L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCHR) ha contabilizzato in circa 8.000 le vittime della guerra alla droga, mentre la Filippine Drug Enforcement Agency (PDEA) ne riporta “solo” 5.942. La Commissione per i diritti umani delle Filippine stima 27.000 morti nel 2019, inclusi 73 bambini. Gli omicidi sono avvenuti in modo non casuale, come gli 89 casi di esecuzioni extragiudiziali a Negros dal 2017 al 2019. Una donna militante dei diritti umani, Zara Alvarez di Karapatan Negros, è stata uccisa la settimana dopo che un negoziatore di pace e il presidente di Anakpawis Randal "Randy" Echanis sono stati accoltellati a morte con 47 colpi. Gli indigeni Tumandok sono stati massacrati mentre lottavano per affermare il diritto alle terre ancestrali, così pure i loro testimoni mentre il loro avvocato è stato attaccato all’arma bianca.
Il 7 marzo 2021 è la” domenica di sangue”, prende il nome dal massacro di 9 attivisti da parte di agenti statali durante un’operazione con 67 mandati di perquisizione, tutti in nome dell'anticomunismo. Tra le vittime, una coppia è stata torturata, gli occhi strappati, il cranio rotto ad un altra persona, mentre altre due persone sono state crivellate di proiettili.
Il regime di Duterte mostra sfacciatamente la paura fabbricata, inculcando l’idea che il potere di terrorizzare e trarre vantaggio dal terrore spetta solo allo Stato. La connessione tra Stato e criminalità è un fatto lampante. Il regime di Duterte ha legittimato una burocrazia criminale conforme alle richieste di ripetute operazioni di violenza, indifferente alle conseguenze e alla paura generate fra una popolazione civile attaccata su due fronti: sia dalla povertà estrema e dal Coronavirus, sia dal potere politico che perpetra attacchi violenti e omicidi.
Oggi una paura endemica regna in tutto il paese. I civili sono confinati, ristretti in casa, non solo dalla pandemia, ma dal senso di vulnerabilità e da un senso di colpa ingiustificato, mentre il governo criminale si muove ovunque e minaccia chiunque. E, allo stesso tempo, è esente da manifestazioni pubbliche e critiche che ne reclamerebbero le responsabilità. Pertanto, è assolutamente necessario che la paura e la paranoia diffuse, la sensazione di abbandono, lo stress cronico e il terrore costante provocati dalle forze statali vengano combattute e contrastate in rappresaglia al sangue versato. La nostra realtà si è costantemente confrontata con morti violente. Quindi, non c'è niente di più logico che unirsi alla lotta e difendere i nostri diritti. Oggi più che mai la resistenza armata risuona forte.
In occasione del suo 52 ° anniversario, i Compatrioti salutano il New People's Army (NPA) nella sua dedizione autentica, risoluta e nobile. L'NPA è stata una formidabile fondazione simbolica della necessità di una Rivoluzione Democratica Nazionale. Da cinque decenni è al fianco del popolo filippino povero, diseredato e oppresso.
Lodiamo i Combattenti Rossi per aver perseguito tenacemente una guerra popolare di lunga durata. Le offensive tattiche gradualmente intraprese disgregheranno sempre più le forze nemiche fasciste. L'esercito popolare sostiene e non rinuncia mai alla coraggiosa risoluzione di promuovere una guerra giusta e di principio, quanto meno per liberare il popolo filippino dalle catene della disuguaglianza e dell'oppressione sotto un ordine semifeudale e semicoloniale.
I nostri sogni come popolo sono semplici e pochi. Con una vittoria socialista, un giorno saremo liberi dalle preoccupazioni di perseguire denaro e trovare cibo per la tavola, perché ce ne sarà sempre abbastanza. Il lavoro sarà assicurato nel paese dove si trovano le nostre famiglie e i nostri cari, e non si dovrà emigrare. Sarà predisposto un sistema sanitario pubblico completo per garantire cure e servizi a ogni membro della famiglia. Si provvederà a case popolari e istruzione pubblica gratuita per tutti.
Abbattere il regime criminale USA-Duterte!
Viva il Nuovo Esercito Popolare!
Lunga vita al popolo Filippino!
Viva la Rivoluzione Nazionale Democratica!
Lunga vita al Partito Comunista delle Filippine

Compatriots - Organizzazione rivoluzionaria dei filippini d'oltremare
Membro Organizzazione - Fronte Democratico Nazionale delle Filippine
Comitato Organizzatore Europeo
marzo 2021

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