In molte carceri italiane, da Vercelli a Napoli, stanno scoppiando le rivolte dei prigionieri che polizia e carabinieri tentano di soffocare violentemente. Nel carcere di Modena sono morte quattro persone detenute e come al solito, le autorità si guardano bene dal chiarire le cause di quelle morti attribuendole alla sconsideratezza dei detenuti stessi.
Allo stesso modo, le autorità spiegano queste rivolte con il fatto che, a causa del COVID-19 e delle misure di prevenzione del contagio, siano stati sospesi i colloqui ed i permessi.
Ma la sospensione dei colloqui e dei permessi è soltanto la goccia che ha fatto traboccare un vaso di già traboccante a causa delle disumane condizioni alle quali i detenuti sono sottoposti: sovraffollamento, condizioni igieniche e sanitarie disastrose, continue vessazioni e violenze perpetrate dai secondini, suicidi e morti a causa di negligenze mediche e sanitarie.
QUESTA E' LA SITUAZIONE! Contro la quale la popolazione carceraria sta combattendo.
Le precauzioni imposte dalle amministrazioni penitenziarie per il COVID-19 rappresentano soltanto una goccia nell'oceano delle indegne e infami condizioni alle quali sono sottoposti i prigionieri nelle carceri del nostro democratico Paese.
SOLIDARIETA' ALLA POPOLAZIONE DETENUTA IN LOTTA!
