Saluti internazionalisti ai prigionieri rivoluzionari dall'International Rescue Work Conference (Conferenza del Soccorso Rosso Internazionale), novembre 2019.
I delegati provenienti da Belgio, Svizzera, Italia, Germania e Turchia / Kurdistan presenti alla Conferenza internazionale 2019 del Soccorso Rosso inviano a voi, rivoluzionari prigionieri, i più calorosi saluti.
La conferenza si è svolta in un contesto storico generale nel quale il fascismo sta avanzando in tutte le sue forme: dal fascismo scatenato dal potere in Turchia, all'azione di bande neonaziste o islamiste, attraverso le politiche governative razziste e repressive degli Stati e dell' Unione Europea.
Questa tendenza deriva dalla generale crisi del capitalismo, che può rispondere ai bisogni e alle aspirazioni dei popoli soltanto con attraverso la repressione e la violenza. Il Soccorso Rosso Internazionale ha sempre considerato che la dialettica lotta / repressione / resistenza è una parte organica importante del processo rivoluzionario. Dobbiamo assumere questa dialettica come parte integrante della tendenza alla guerra di classe, come uno spazio di maturazione e qualificazione della lotta rivoluzionaria.
Questa prospettiva assume un carattere concreto con lo sviluppo di nuovi movimenti di massa, come quello dei gilet gialli in Francia, i movimenti popolari in Cile, etc. Anche questi movimenti derivano dalla crisi generale del capitalismo e esprimono, in modi nuovi, l'aspirazione delle persone a un cambiamento della società. Questi movimenti si trovano di fronte a una repressione molto brutale, alla quale oppongono, se non altro per la loro continuità, una ammirevole resistenza. Difendere le "lotte di strada" è una delle nostre preoccupazioni nell'attuale periodo storico.
La posta in gioco della resistenza del Rojava all'aggressione fascista turca riguarda l'intero movimento rivoluzionario. Il destino politico dell'Europa è strettamente legato a quello del Medio Oriente in cui il Rojava rappresenta la prima linea principale. Possiamo, in questo modo, vedere più radicalmente il progetto di una nuova società contro le forme più barbare di repressione e di reazione. Questa questione è assunta dagli internazionalisti (compresi quelli del battaglione internazionale di liberazione), 48 dei quali hanno pagato con la propria vita il loro impegno. La nostra campagna per fornire ai combattenti di prima linea in Rojava attrezzature mediche, è un nostro contributo, modesto, ma concreto ed efficace. La delegazione turca presente alla conferenza di SRI ha sottolineato l'importanza dell'internazionalismo, in tutte le sue forme e a tutti i livelli di azione.
Il successo del mese di agitazione per Georges Abdallah è l'espressione di un'altra sfaccettatura del nostro lavoro che unisce la difesa dei prigionieri rivoluzionari alla valorizzazione delle cause che incarnano, nel caso di Georges la causa del popolo palestinese. Questa mobilitazione assume un significato speciale nel momento in cui i popoli arabi, specialmente in Iraq e in Libano, scendono in piazza contro i regimi reazionari e corrotti.
Nonostante il progresso del fascismo e della reazione, prodotti dal sistema per disinnescare i conflitti che la sua crisi genera, le lotte di classe e popolari sono una potente alternativa alla quale contribuiamo con tutti i nostri mezzi.
Di questa alternativa fa parte la lotta contro la sezione di isolamento speciale del carcere dell'Aquila, parte della battaglia contro il 41bis. Una lotta che ha dimostrato che la determinazione e l'unità tra prigionieri rivoluzionari di diverse tendenze, rafforzati dalla solidarietà interna ed esterna, può portare alla vittoria.
È sottolineando la vostra importanza per il processo rivoluzionario e accogliendo la vostra resistenza nelle carceri che vi inviamo, cari compagni, i nostri più calorosi saluti.
File: Resto d'Europa Tag: Germania , Belgio , Italia , Kurdistan , prigionieri , Red Aid International , Red Aid / APAPC , Svizzera