sabato 3 agosto 2019

Almeno 164 attivisti ambientalisti uccisi nel 2018

2 agosto 2019


Almeno 164 attivisti ambientalisti che lottano contro progetti minerari, forestali o agroindustriali sono stati uccisi nel 2018, secondo la ONG Global Witness. Il paese più pericoloso per gli attivisti e gli indigeni che difendevano la loro terra erano le Filippine, con 30 omicidi. La Colombia e l'India hanno contato 24 e 23 morti nel 2018. Con 16 omicidi confermati, il Guatemala è il paese con il maggior numero di morti rispetto al numero di abitanti.
L'evento più tragico si è verificato nello stato del Tamil Nadu nell'India meridionale, dove  13 persone sono state uccise dopo una protesta contro la società Sterlite chce si occupa di raffinare il rame ( vedi il nostro articolo ). Almeno otto militanti coinvolti in dispute sulla terra con rappresentanti dell'industria della soia sono stati uccisi nel 2018 nel solo stato brasiliano di Para. Nelle Filippine, che hanno preso il posto del Brasile come il paese più mortale, nove coltivatori di canna da zucchero, tra cui donne e bambini, sono stati colpiti da uomini armati sull'isola di Negros. L'avvocato che rappresenta le famiglie delle vittime è stato ucciso pochi giorni dopo.



La protesta contro la fabbrica SterliteLa protesta contro lo stabilimento di Sterlite
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