giovedì 4 luglio 2019

Sardegna/Cagliari: rigettata la richiesta di sorveglianza speciale per Luisi Caria, internazionalista sardo



 Siamo felici di apprendere e di comunicare che, come per gli altri due internazionalisti di Torino che hanno combattuto in Rojava, il tribunale di Cagliari ha respinto la richiesta di sorveglianza speciale  anche per Luisi Caria, internazionalista sardo.  Rimangono ancora tre internazionalisti (due di Torino e una compagna Romana) sui quali pende ancora la richiesta della sorveglianza speciale e per i quali, il tribunale di Torino, ha richiesto ulteriori accertamenti prima di potersi pronunciare, accertamenti legati ai procedimenti giudiziari, che ancora penderebbero sui tre compagni e relativi alle lotte politiche e sociali dei tre internazionalisti ancora sulla "graticola"della giustizia borghese . 
Dunque parrebbe che, per il tribunale di Torino e di Cagliari, la pericolosità sociale con la quale la Digos e la Procura tentano di giustificare le azioni di repressione preventiva contro i compagni internazionalisti, sia venuta meno ma soltanto per i tre sui quali non pendono procedimenti giudiziari tentando, così, di nuovo, la classificazione "buoni e cattivi" con la speranza di poter subdolamente inquinare l'unisona solidarietà internazionalista e rivoluzionaria che, sino ad ora, ha sostenuto i compagni combattenti rientrati dal Rojava. 
Del resto, il PM di Torino, nel tentativo di giustificare la criminalizzazione degli internazionalisti, non si era fatta scrupoli nemmeno di utilizzare il sacrificio del compagno Orsetti (caduto in battaglia e al quale va tutto l'onore internazionalista  rivoluzionario) dicendo in udienza che se avesse fatto ritorno in Italia su di lui non avrebbero intentato alcun atto giudiziario in quanto privo di precedenti a differenza dei cinque che erano sul banco degli imputati. 
Ma tutta questa vicenda ha avuto risvolti ancora peggiori come ad esempio la strumentalizzazione dell'impegno rivoluzionario degli internazionalisti che la borghesia nostrana, per bocca di "illuminati rappresentanti delle istituzioni" ha intentato  cercando di trasformarlo, abilmente, in "lodevole impegno" per la difesa della democrazia occidentale contro il terrorismo islamico.  Infatti, addirittura l'intero consiglio comunale di Torino, destra e sinistra compresa, prima dell'udienza, aveva approvato una mozione in sostegno dei 5 compagni internazionalisti. 
Manteniamo alta la guardia e rafforziamo la solidarietà rivoluzionaria con i tre internazionalisti ancora in attesa di giudizio! 
Onore ai combattenti rivoluzionari! Onore al compagno Orso e agli altri caduti per la rivoluzione del Rojava.




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