domenica 28 aprile 2019

LA Conferenza di Lavoro del Soccorso Rosso Internazionale saluta * Rivoluzionar* Prigionier*



Fra il 30/31 marzo si è tenuta la Conferenza intermedia annuale del SRI. In un clima politico sociale assai acceso, attraversato da forti tensioni nelle società europee quanto sul versante mediorientale, con le reciproche ricadute. Cosi, a preambolo della Conferenza, la sera precedente nel corso di un affollato meeting internazionalista è stato reso un vibrante omaggio ai due recenti caduti sul fronte del Rojava: il compagno Orso Tekoser, della brigata Tekosina Anarsist, e il comandante Baran Serhad del MLKP. Il loro ruolo, significativo e importante a diverso titolo, li ha visti impegnarsi con grande coraggio e coerenza. Sono caduti da combattenti della causa proletaria rivoluzionaria. Diversi interventi delle Organizzazioni protagoniste su quel fronte ne hanno testimoniato, dalle due citate di appartenenza al TKP/ML- TIKKO, al SRI stesso fortemente investito nel sostegno a questo fondamentale braciere rivoluzionario.
La Conferenza ha passato in rassegna le varie realtà nazionali, sia quelle partecipanti sia altre contigue per interesse politico e per i rapporti in sviluppo da tempo. Ovunque si stanno manifestando le stesse tendenze di fondo, l’estendersi e l’aggravarsi di una repressione sistematica. Sia sul piano legislativo che delle pratiche poliziesche. La gravità di questo salto di qualità si spiega probabilmente per un intento controrivoluzionario preventivo, non giustificandosi ancora per i livelli della conflittualità sociale (salvo, all’evidenza, nel caso francese). Infatti questa escalation repressiva va di pari passo alla mobilitazione reazionaria di massa – razzismo, neofascismo e suprematismo imperialista – proprio come tentativo di incanalare il diffuso malessere sociale, sottraendolo ad un possibile sviluppo in termini di classe e rivoluzionari.
Tant’è che assistiamo anche ad una notevole risposta e ripresa di mobilitazioni del nostro campo proletario. La grande risposta partita da Torino rispetto alla chiusura dell’Asilo occupato e alle incarcerazioni conseguenti e da Trento con le mobilitazioni seguenti all’ondata repressiva contro i compagni anarchici si è allargata e approfondita nei contenuti. Incrociandosi con altri fronti, quello operaio (dove si fronteggiano denunce e arresti per semplici picchetti), quello contro l’oppressione di genere e patriarcale, diventato un vasto movimento in molti Paesi, fino a quello internazionalista. Tematiche che, data l’attuale composizione di classe e la così detta globalizzazione economica e sociale, interagiscono e intrecciano gli stessi protagonisti delle diverse lotte. Questione proletaria, antirazzismo, liberazione di genere, antimperialismo e solidarietà oltre le frontiere si toccano e alimentano a vicenda. A gradi diversi una situazione ormai comune a tanti Paesi.
Questo il quadro sommario di uno scontro sempre più duro che attraversa le nostre società.
In tale contesto situiamo le nostre mobilitazioni e la nostra strategia di solidarietà internazionalista, per cui continuiamo nei nostri interventi a sostegno dei rivoluzionari prigionieri di Grecia, Germania, Francia, Italia, Turchia e Kurdistan, con campagne specifiche, e collegandole appunto alle più vaste resistenze contro la repressione di massa (di cui sopra). Mentre più impegnativo e carico di implicazioni è quello in Rojava in quanto partecipazione ad un processo rivoluzionario dispiegato. Senza dimenticare altre connessioni con scenari più lontani, ma molto importanti, come quello indiano.
In tutti I casi cerchiamo di riaffermare il comune interesse allo sviluppo dei processi rivoluzionari in corso o alle forze di classe che lottano e lavorano per la loro apertura. Il sostegno a voi, militanti prigionieri, per noi si conferma come parte di questo impegno e di questa strategia. In questo spirito le componenti riunite in Conferenza vi inviano i più calorosi saluti e tutta la loro disponibilità solidale.
FACCIAMO FRONTE CONTRO LA REPRESSIONE, DIFENDIAMO I PRIGIONIERI DELLA GUERRA DI CLASSE.
CONTRO L’OPPRESSIONE E IL RAZZISMO IMPERIALISTA, SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALISTA.
Delegati del Soccorso Rosso Internazionale

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