Il 15 aprile, la polizia di Copenaghen, in Danimarca, ha confermato l'arresto di 23 persone per presunto coinvolgimento in atti di violenza avvenuti il giorno prima nel distretto multiculturale di Nørrebro e in altre parti della capitale danese. Gli attivisti sono perseguiti con l'accusa di violenze contro dipendenti pubblici e di incendio doloso. Gli scontri sono scoppiati Domenica in relazione ad una manifestazione a Nørrebro di Rasmus Paludan, fondatore del partito fascista Stram Kurs, che vuole, per esempio, vietare l'Islam in Danimarca o annullare la cittadinanza danese per gli immigrati non occidentali.
Diverse strade di Nørrebro erano disseminate di detriti e di biciclette, i bidoni della spazzatura venivano bruciati, i selciati e le pietre gettati contro la polizia e contro i veicoli della polizia che dovevano usare gas lacrimogeni per disperdere gli antifascisti. In serata, gli scontri si sono diffusi in altre parti della capitale, con piccoli incendi segnalati tra cui vicino a Nordvest, che ha una vasta popolazione musulmana, Amager, all'ingresso di Christiania, e una casa della cultura a Østerbro. Otto persone sono state arrestate direttamente dalla polizia.
Scontri a Copenhagen