lunedì 4 marzo 2019

Dichiarazione rilasciata dai prigionieri del FPLP nelle carceri israeliane


L’Organizzazione dei prigionieri del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina nelle carceri israeliane denuncia le gravi ripercussioni conseguenti al tentativo dell'occupante di installare apparati jammer (dispositivi di disturbo di radiofrequenze) nella prigione di an-Naqab (Negev), dichiarando che questo atto criminale avrà gravi ripercussioni sulle condizioni generali di detenzione e porterà all'esplosione della situazione nelle carceri.


L'Organizzazione evidenzia la gravità della scelta di installazione di tali dispositivi, le cui emissioni radio influiscono sulla salute dei detenuti facendone criminali strumenti di graduale soppressione, capaci di causare negli ultimi anni la morte di numerosi prigionieri e la sofferenza di molti altri colpiti da malattie croniche le cui cause sono state nascoste dall'occupante, che si è ben guardato dal diagnosticarle formalmente.
L'Organizzazione invita la Croce Rossa Internazionale, le autorità internazionali e le associazioni per i diritti umani ad intervenire con urgenza e ad assumersi le proprie responsabilità per arrestare le politiche di morte, lenta e avallate, dall'occupante contro il movimento dei prigionieri.
Il Fronte avverte che se l'occupante non accoglierà la richiesta dei prigionieri di rimuovere tali dispositivi cancerogeni, le condizioni nelle carceri esploderanno.
Il Fronte invita le masse del popolo palestinese al più ampio sostegno a livello nazionale verso il movimento dei prigionieri, sottoposti ad un attacco generale da parte sionista che non si limita ai recenti atti criminali nella prigione di an-Naqab, ma si estende ad ogni condizione di vita dentro e fuori ogni carcere.
Cellula del FPLP nelle carceri dell'occupazione

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