Giovedì 8 novembre 7 persone, francesi, svizzere e italiane sono apparse al tribunale di Gap nel contesto del caso "Briançon" . Accusati di avere dato assistenza a stranieri irregolari che entrano nel territorio francese. Il procuratore ha chiesto pene di 12 mesi di reclusione (pena sospesa per 8 mesi) per due di loro e sentenze di 6 mesi (pena sospesa) per gli altri 5 imputati.
Il processo si è svolto in un'atmosfera di tensione. All'interno della corte alcuni accusati hanno voluto sottolineare la natura politica di questo processo e hanno parlato del contesto generale del problema migratorio. Il presidente ha puntualizzato di escludere tutta la politica dai dibattiti: "Qui facciamo legge, nient'altro che legge". Fuori dal tribunale, centinaia di attivisti si sono radunati per sostenere gli imputati. Un evento e una manifestazione si sono tenuti durante tutto il giorno. La polizia era presente in gran numero. Posti di blocco con controlli di identità sono stati fatti dalla polizia per tutto il giorno e su tutti gli accessi della città di Gap, diversi solidali si sono trovati bloccati nel mezzo dei controlli di polizia. La polizia ha detto che stavano cercando "armi, munizioni e droghe".Il verdetto verrà emesso il 13 dicembre.
Dimostrazione di supporto per il 7 di Briançon