Quando si parla di caporalato e migrazioni vengono alla mente soltanto i gruppi malavitosi che organizzano il traffico di braccia utili ai lavori più infami e sottopagati, utili allo sfruttamento. Chi ci guadagna non sono soltanto i caporali o i gruppi malavitosi ma anche i padroni della grande distribuzione che, in questo modo, possono mantenere prezzi al consumo concorrenziali. A volte, però, anche i governi borghesi hanno svolto direttamente la funzione dei caporali per favorire altri governi in cambio di una contropartita vantaggiosa. Un esempio per tutti il governo italiano che, nel 1946, firmo un protocollo di intesa con il Belgio per inviare 50.000 proletari italiani al lavoro nelle miniere. Il governo belga si impegnava a vendere all'Italia 2500 tonnellate di carbone all'anno, pari a circa 24 quintali per lavoratore. Per chi li utilizza schiavizzandoli, siano caporali o governi borghesi, i migranti non sono esseri umani ma carne da macello. .
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