Sabato 4 aprile, i prigionieri, esclusi dalla legge che attuava il rilascio a seguito della pandemia di coronavirus, hanno manifestato ieri sera in una prigione nella città curda di Batman. I prigionieri hanno dato fuoco a almeno due quarti della prigione e hanno gridato "ribellione" e altri slogan. Poco dopo l'inizio delle rivolte, le ambulanze e i vigili del fuoco sono stati inviati alla prigione che era circondata dalla polizia antisommossa e dagli agenti delle operazioni speciali. Quando la notizia della rivolta si è diffusa in città, i parenti dei prigionieri, preoccupati per la situazione, hanno raggiunsero la prigione e sono rimasti in presidio sino a notte fonda per chiedere alle autorità di fare una dichiarazione (che non è poi stata fatta) in favore dei loro congiunti incarcerati. L'ammutinamento è stato infine messo a tacere (anche con l'uso di gas lacrimogeni) e circa 650 prigionieri ribelli sono stati deportati in altre prigioni.
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