domenica 26 maggio 2019

USA: due dei "MOVE 9" rilasciati dopo 40 anni di carcere

25 maggio 2019           secoursrouge.org

Questo sabato, 25 giugno, Janine Phillips Africa e Janet Holloway Africa sono state rilasciate in libertà condizionata dopo 40 anni di carcere. Le due donne furono arrestate nel 1978 in seguito all'attacco della comunità di Move a Philadelphia. Queste scarcerazioni seguono quelle di Mike Africa rilasciato con la condizionale nell'ottobre 2018 pochi mesi dopo l'uscita di Debbie Africa nel giugno 2018 (vedere i nostri articoli qui e qui ).


Janet Holloway Africa e Janine Phillips AfricaJanet Holloway Africa e Janine Phillips Africa
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Sardegna/Orgosolo : Comunicato rivendicazione Mgp “APPICCARE IL FUOCO ALLE ISTITUZIONI”






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Ad Orgosolo, appena dopo l'inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri, un auto di uno dei militari era stata incendiata. Qui di seguito pubblichiamo il testo della rivendicazione dell'azione contro i CC.





COMUNICATO DI RIVENDICAZIONE.
MOVIMENTO GIUSTIZIA PROLETARIA.

Rivendichiamo la collocazione di un ordigno incendiario nella macchina di un servo delle forze del disordine, in Via sicilia, Orgosolo, il 20 Maggio 2019.Se le forze del disordine colpiscono deplorevolmente quando meno aspetti un loro colpo, il Movimento Giustizia proletaria non è da meno.E’ con questa prima Azione che il Movimento Giustizia Proletaria si esplicita nella sua forma di diffusione ed agitazione, al popolo Italiano, invitando tutti i compagni e gli stanchi di questa Oligarchia nazionale a seguire gli svolgimenti del medesimo movimento.Con l’insediamento al potere dell’ennesimo governo fantoccio, avente come unica esplicitazione la propria ideologia vigliaccamente Fascista ed Assolutista, e con il proseguire dell’intensificazione del controllo Statunitense sul nostro Paese, attraverso l’applicazione e il mantenimento del piano Marshall, viene spontaneo domandarsi se la situazione attuale si protrarrà ancora a lungo. Mentre “partiti” elitariamente populisti, quali PC e FGC, hanno scelto la strada dell’assolutismo,il Movimento Giustizia Proletaria ha intrapreso ed avviato una risposta a tutto ciò,ponendo alla base della propria ideologia la Lotta Armata Popolare, sviluppata attraverso la Guerra di Guerriglia. Il Movimento “Giustizia Proletaria” si costituisce senza odio nei confronti di nessuno. Non è un partito politico, ma un movimento Rivoluzionario; le sue fila saranno aperte a tutti gli Italiani che desiderano sinceramenteristabilire la democrazia Politica in Italia ed istaurare la giustizia sociale. La sua direzione è collegiale e segreta, formata da uomini nuovi fortemente determinati, che non hanno compromessi con il passato; la sua struttura è funzionale: Nei suoi gruppi di lotta, nei suoi quadri giovanili, nelle sue cellule segrete operaie, nella sua organizzazione femminile, nella sua sezione economica e nel suo apparato dedito alla propaganda clandestina, potranno arruolarsi giovani ed anziani, uomini e donne, operai ed impiegati, studenti e professionisti; non perchè tutti impugnino un arma, giacchè non saranno sufficienti per armare ciascuno di quelli che vorrà dare la propria vita in questa lotta, ma sarà affidato loro un compito secondo le rispettive forze, contribuendo economicamente, distribuendo proclami, o abbandonando il lavoro in un gesto di solidarietà e di sostegno ai lavoratori, quando le trombe della Rivoluzione chiameranno alla lotta; perchè questa dovrà essere, più di ogni altra cosa, una rivoluzione del Popolo, con il sangue del Popolo e con il sudore del Popolo.La notte del 20 maggio, una cellula del MGP ha innescato un incendio alla macchina di uno sbirro.Non è l’azione ad essere importante, quanto l’obbiettivo stesso.Il significato non è eclatante, quanto il richiamo all’azione che questa azione vuole rappresentare.Quando un proletario, un oppresso, entra a far parte di una organizzazione Repressiva e servile quale quella poliziesca, e militaresca, entra a far parte di un sistema oppressivo e condizionatorio, che include anche il proletario stesso. Non ci sono scusanti. Solo azioni. E sono queste che decreteranno il costituire del nuovo di fronte al vecchio. Il trionfo Libertario,non è una idealizzazione, quanto un futuro. Questa Azione, è solo l’inizio. Seguite gli aggiornamenti.MOVIMENTO GIUSTIZIA PROLETARIA.Tutto il potere alla Guerriglia!


venerdì 24 maggio 2019

Solidarietà con i prigionieri e l’attivista No G20 Loic Schneider!



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20 maggio 2019

Quasi 2 anni fa, a luglio 2017 ad Amburgo si è svolto il vertice G20, un incontro tra i 19 Paesi più ricchi del mondo. Obiettivo del G20 è stato l'accordo su strategie per distribuire potere e ricchezza al fine di garantire e accrescere, tramite sfruttamento, espropri, guerra, distruzione ambientale, catastrofi alimentari e controllo dei movimenti migratori, la ricchezza dei Paesi più ricchi a scapito di buona parte della popolazione più povera del mondo. 8 miliardari detengono più ricchezza del 50% della popolazione mondiale.

Il vertice dei governanti ha incontrato la resistenza di migliaia di appartenenti al movimento di sinistra contro il dominio mondiale degli Stati-G20.
Complessivamente, circa 200.000 persone hanno partecipato alle varie proteste.
Intorno al vertice è stata realizzata la più grande operazione di polizia in Germania dalla seconda guerra mondiale, con l’impiego di 31.000 sbirri.
Ciò nonostante l'apparato repressivo bene armato ha spesso perso il controllo della situazione. Il monopolio della violenza dello Stato è stato fortemente messo in discussione e, a intervalli, annullato per varie ore. Barricate e azioni di appropriazione hanno definito il quadro. Unità di polizia sono state ripetutamente messe in fuga.
Subito dopo il vertice è iniziata la campagna di vendetta dello Stato. La massiccia repressione di Stato dopo le azioni durante il vertice G20 persiste ancor oggi.
Finora, ci sono state 5 cacce all’uomo pubbliche in tutta Europa con la diffusione di foto di 400 persone, di cui 110 presumibilmente identificate. La magistratura non è da meno, ben 149 casi giudiziari sono stati chiusi, tra cui 9 condanne senza la condizionale. Una conclusione della caccia da parte della giustizia di classe è tutt'altro che prevedibile.
Dal 18 dicembre 2018 è in corso il cosiddetto "processo Elbchaussee" contro 4 attivisti della Germania meridionale e Loic, originario della Francia. Due di loro sono stati sottoposti a custodia cautelare per quasi 8 mesi.

Nell’agosto 2018 Loic è stato arrestato in Francia su mandato d’arresto internazionale emesso dalla Germania ed estradato in Germania nell'ottobre 2018.
La mattina presto del primo giorno del vertice, un centinaio di attivisti ha dato sfogo alla rabbia contro le condizioni dominanti e chiarito la sua inconciliabilità con il sistema capitalistico mandando in frantumi finestre di consolati, banche, negozi e uffici e incendiando auto nel quartiere residenziale Elbchaussee.
I cinque imputati sono presentati come presunti autori, non accusati di atti concreti, ma devono essere stati presenti sul posto. In questo modo, procura, poliziotti e media costruiscono responsabilità per tutto!
Il processo è previsto terminare a settembre 2019. Le prime due udienze si sono svolte con un’aula affollata, gli imputati sono stati salutati e accolti da un lungo applauso, segni di vittoria e pugni alzati. Alla terza udienza, su richiesta del pubblico ministero, il pubblico è stato escluso per l'intera durata dell'istruttoria.
Il previsto "processo fantasma" con l’esclusione del pubblico è un attacco a tutti noi, quindi al monitoraggio del processo da parte dei solidali, a noi come movimento di solidarietà nel suo insieme.
Già all'inizio del processo in molte città, anche in Francia, si sono svolti azioni, raduni e manifestazioni.
I governanti temono la nostra multiforme solidarietà, che non può né prendere le distanze né farsi intimidire, e lo esprimono chiaramente. I compagni accusati vogliono e continuano ad aver bisogno della nostra piena solidarietà, specialmente Loic, tuttora detenuto. Scrivete un sacco di cartoline e lettere a: Loic Schneider, Holstenglacis 3, 20355 Amburgo!
Non facciamoci dividere in "buoni" e "cattivi", la resistenza contro il vertice del G20 ad Amburgo è stata legittima. Lottare in modo solidale!
Opponiamoci alla repressione, difendiamo i prigionieri!
Contro l'oppressione imperialista e il razzismo, solidarietà internazionalista!
Loic deve uscire di prigione! Liberté pour Loic!

Saluto del Soccorso Rosso Internazionale (SRI)

SRI è un'organizzazione internazionale della lotta di classe di Belgio, Germania, Italia, Svizzera, Turchia e Kurdistan.

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GENOVA è ANTIFASCISTA!



Giovedì 23 maggio, Genova antifascista ha risposto con fermezza alla concessione della piazza per un comizio dei fascisti di Casa Paund. Centinaia di antifascisti si sono ritrovati a piazza Corvetto, poco distante dal punto in cui i fascisti (una ventina di merde) stavano svolgendo la loro iniziativa. A difendere i fascisti, più di 300 uomini tra polizia, carabinieri, etc, che avevano predisposto  barriere metalliche ( le stesse usate, a suo tempo, per il G8 del 2001) per bloccare le vie che portano al punto del raduno fascista.
Gli antifa, tra i quali vi erano anche un folto numero di portuali, hanno tentato di sfondare a più riprese le barriere scatenando un lungo confronto con la polizia che, dopo aver fatto un uso abbondante di lacrimogeni, è riuscita a liberarsi dall'assedio dei compagni e a scatenare dure cariche. Ci sono stati alcuni feriti, sia tra i compagni che tra i poliziotti. Due antifascisti, tra cui un lavoratore portuale,  sono stati fermati e portati a processo per direttissima che si è svolto  il giorno dopo, venerdì 24. 
Fuori dall'aula del tribunale, mentre si teneva l'udienza contro i due compagni, accusati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, si è tenuto un presidio  di solidarietà.
Il giudice Massimo Deplano, ha convalidato l'arresto per i due antifascisti disponendo l'obbligo di firma e fissando il processo per il 19 luglio.

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Svizzera / Turchia / Kurdistan: la polizia reprime le proteste a sostegno dello sciopero della fame contro l'isolamento di Öcalan

24 maggio 2019        secoursrouge.org


La piattaforma "Solidarity with the Hunger Strike" e il "Beritan Women's Council" stavano organizzando una manifestazione a Zurigo  a sostegno dello sciopero della fame contro l'isolamento di Ocalan. Gli attivisti hanno fatto delle foto di Öcalan e degli scioperanti della fame. Ricordiamo che questo movimento di sciopero della fame è stato lanciato nel novembre 2018 da Leyla Güven ed è stato seguito in maniera massiccia. Lo sciopero ha prodotto diversi progressi, compreso l'annuncio da parte del regime turco della fine delle procedure di isolamento applicate contro Ocalan, un annuncio che deve ancora materializzarsi ( vedi il nostro articolo ).La polizia è apparsa verso la fine della manifestazione dichiarando che la manifestazione non era autorizzata. Due persone sono state arrestate e portate alla stazione di polizia. Il resto è rimasto sul luogo della protesta per manifestare  contro gli arresti.Maggiori informazioni qui



Un poster di solidarietà con Leyla Güven (archivio)Un poster di solidarietà con Leyla Güven (archivio)
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giovedì 23 maggio 2019

Torino da MACERIE: Incendio al carcere, Boba arrestato

www.autistici.org/macerie


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Nella notte di ieri sera, mercoledì 22 maggio, dopo le ore 23:00 la polizia ha bussato alla porta di Boba, Mitzi e Victor con il pretesto di notificare un avviso orale alla compagna. Una volta dentro però, oltre alle carte per lei hanno sfilato dalle borse anche un mandato di arresto per Boba. L’episodio sotto inchiesta risale alle prime iniziative messe in campo dopo l’operazione Scintilla, in particolare al saluto nel pratone delle Vallette avvenuto al termine della manifestazione antifascista contro la commemorazione annuale delle foibe. In quell’occasione aveva preso fuoco la pasticceria del carcere. L’accusa è di incendio (art.423), la cui pena prevista va da tre a sette anni, con l’aggravante (art.425) di aver commesso il fatto su “edifici pubblici […], destinati a uso di abitazione […], su ammassi di materiale combustibile o esplodente”. Inoltre gli viene contestato il reato di accensioni pericolose (art.703) per aver usato, secondo l’accusa, un razzo nautico, che tuttavia prevede un pena pecuniaria o l’arresto fino a massimo un anno.
Durante l’operazione la polizia ha effettuato una perquisizione sequestrando tutti i computer presenti in casa. Per assicurarsi di non avere ficcanaso tra i piedi ha richiesto l’intervento di tre volanti che hanno tenuto lontani i primi amici accorsi sul posto. In attesa di aggiornamenti per chi volesse scrivergli indirizzate lettere e telegrammi a :
Marco Bolognino - C/o C.c. Lo Russo e Cutugno - via M.A.Aglietta 35 - 10151 Torino 

Colombia: attacco di ELN almeno sei soldati feriti


23 maggio 2019


Mercoledì 22 maggio, sei soldati sono stati feriti a Catatumbo in seguito ad un attacco con esplosivi da parte dell'ELN. L'operazione è avvenuta quando i combattenti dell'ELN hanno attivato una carica esplosiva mentre i soldati del 30 ° battaglione di artiglieria stavano lanciando un'operazione in un'area rurale della zona di Catatumbo. Dopo l'attacco, l'esercito ha ispezionato l'area e trovato altre tre cariche esplosive, che sono state distrutte in modo controllato dal gruppo dei guastatori governativi.


Combattente ELNCombattente ELN
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mercoledì 22 maggio 2019

Italia: "operazione prometeo" tre anarchici arrestati

22 maggio 2019        secoursrouge.org


Martedì 21 maggio, tre anarchici (Natascia, Beppe e Robert) sono stati arrestati a Milano dal Raggruppamento Operativo Speciale (ROS, unità antiterroristica dei Carabinieri) nell'ambito di un'operazione repressiva denominata "Prometeo". Sono state eseguite anche alcune perquisizioni.Gli arrestati sono accusati principalmente di "attacco terroristico e di eversione" perché ritenuti responsabili dell'invio di pacchi bomba ricevuti nel giugno 2017 da due procuratori  Sparagna e Rinaudo (quest'ultimo è il procuratore generale per il processo operazione "Scripta manent") e l'allora direttore del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma, Santi Consolo.Gli investigatori avrebbero rintracciato le chiamate telefoniche e i registri web di un cyber-café accanto all'indirizzo di spedizione dei pacchi. Sostengono inoltre di aver identificato i tre anarchici dalle immagini di videosorveglianza mentre acquistavano i componenti necessari per il confezionamento delle buste esplosive.Il triplice attentato avrebbe fatto parte della campagna  "Per un giugno  pericoloso", lanciata nell'aprile 2017 con l'obiettivo di sviluppare una nuova prospettiva di lotta anarchica contro la repressione. Durante la stessa campagna di giugno, altre azioni sarebbero state condotte in Italia e all'estero.



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 Ilaria e Tobias liberi Nessuna estradizione per Gabriele Lunga vita in libertà ai latitanti L’11 febbraio scorso degli esponenti di estrema...