Ciao a tutti/e
riprendiamo gli interventi sul blog dopo una lunga pausa. Pausa dovuta alla lunga malattia che infine ha avuto il sopravvento sul compagno Valter Ferrarato. Lui, appunto, curava questo blog, con passione e competenza tecnica. Cercheremo ora, come Collettivo, di continuare il lavoro. In cooperazione con le altre strutture del Soccorso Rosso Internazionale (cui partecipiamo), e con altri organismi militanti con cui condividiamo iniziative e campagne specifiche. In questo momento, di ancora forte emozione per la perdita di Valter, vogliamo ricordarlo qui con un testo diffuso durante le esequie.
IL COMPAGNO VALTER FERRARATO VIVE NELLE NOSTRE LOTTE
siamo qui con le bandiere rosse a renderti onore. La morte purtroppo ti ha colto ancora nel pieno della vita, quando eri pieno di energia e gioia di vivere, di lottare. Questo trasmettevi a chi ti stava a fianco, questo offrivi ai collettivi militanti ai quali partecipavi. Una tensione sincera, autentica alla ricerca collettiva dei percorsi e delle iniziative volte a sviluppare le forze di classe, le forze che, via via, dovrebbero diventare la forza rivoluzionaria. Perché, certo, il tuo massimo desiderio, ciò che guidava la tua esistenza era la rivoluzione, era il desiderio di comunismo.
La sua è stata una lunga militanza, vissuta attraverso passaggi ed esperienze politiche e sociali diverse, nelle quali si gettava pienamente e dalle quali sapeva anche trarre elementi di bilancio e di riflessione per capire come avanzare. Ha avuto la capacità di rimettersi in discussione, di praticare l’autocritica e di cercare insieme alla continua ridefinizione dei collettivi politici delle soluzioni più avanzate ai limiti, alle contraddizioni che sorgono sul cammino. Ma mantenendo, certo, i riferimenti essenziali, acquisiti dalla storia rivoluzionaria del proletariato. E questa qualità non è poco all’epoca del pentitismo ideologico, delle rese e dissociazioni. Avere il coraggio dell’autocritica e della continua rimessa in discussione di ciò che si fa, ma restando ben ancorati nel nostro campo, proletario e rivoluzionario.
Così lo ricordiamo, in particolare, per alcune esperienze marcanti. Innanzitutto la sua militanza come operaio muratore, il suo stare all’interno del movimento operaio e sindacale, nonostante le grandi difficoltà di questi decenni dominati dall’egemonia borghese e dalla disgregazione della realtà sociale, nel mondo del lavoro. Affrontava le difficoltà, non le prendeva a pretesto per abbandonare la lotta. Dovette fare i conti con la definitiva integrazione delle direzioni sindacali al comando capitalistico e, dopo precedenti frizioni, fu espulso dalla Cgil per la sua coraggiosa difesa del compagno Mario Galesi, caduto combattendo per il comunismo. Atto di grande valore, in un passaggio in cui lo Stato fece di tutto per isolare, criminalizzare chi portava avanti nel modo più conseguente la lotta rivoluzionaria.
Vi fu poi la mobilitazione intensa a fianco delle famiglie dei sette operai uccisi dalla Thyssen Krupp a Torino. Condotta con grande determinazione e impegno, di cui resta la cospicua documentazione scritta e raccolta dall’allora Collettivo Comunista Piemontese, in seguito da Riscossa Proletaria. Una storia che ha un grande significato perché emblematica di cosa sono lo sfruttamento e la violenza capitalistica. E di cosa sono magistratura e Stato: i padroni assassini sono sempre liberi e in funzione! Facendo risaltare ancor più, per contro, la repressione che viene esercitata verso il campo proletario. Su questo versante, la solidarietà e la mobilitazione sono state sempre un impegno importante e coraggioso per Valter. La costruzione di Coordinamenti di base fra le realtà di lotta, fino all’odierna Cassa di Resistenza territoriale, ne sono gli ultimi sviluppi.
E ancora la dimensione internazionalista. Valter è stato molto sensibile a questa dimensione, che facendo alzare lo sguardo oltre le grandi difficoltà di questi decenni, ci ha permesso di metterci in relazione, in sintonia con le forze rivoluzionarie laddove esistono e avanzano. Nelle immense periferie del tricontinente oppresso dall’ordine imperialista. Fu così che giungemmo a formare il collettivo dei Proletari Torinesi per il Soccorso Rosso Internazionale. Fu il naturale sbocco alle esigenze, fortemente sentite, di mettersi in connessione con le dinamiche più significative, per dare nuovi impulsi, nuovo vigore al nostro intervento di classe qui. Valter era entusiasta di questo impegno, di questo lavoro, lo si può ben vedere dal come aggiornava e alimentava il blog del collettivo.
Un Compagno all’interno di percorsi collettivi che oggi continueremo anche in suo nome, sentendolo parte viva di noi stessi. Perché, nell’attuale degenerazione sociale e tirannia imperialista, questi obiettivi sono sempre più attuali:
– Unità alla base, autorganizzazione proletaria - Lotta di classe per la rivoluzione – Solidarietà internazionalista.
Le tue compagne,i tuoi compagni
Torino 23 luglio 2020