lunedì 14 ottobre 2019

CON LA RIVOLUZIONE IN ROJAVA, CONTRO GLI IMPERIALISMI E GLI STATI REAZIONARI DI OGNI TIPO E COLORE!


Si sapeva che , prima o poi, il fascismo turco avrebbe scatenato l‘aggressione contro la rivoluzione in Rojava. Il regime fascista turco agisce anche nell‘ interesse di tutte le potenze imperialiste e degli stati reazionari del medio oriente. Perché, al di là del farsi e disfarsi delle «alleanze» tattiche e degli scontri fra di loro, sono poi tutti concordi nell' impedire l'avanzata di autentiche forze rivoluzionarie che puntano a rovesciare il sistema di dominio e sfruttamento dei popoli, costruendo nuovi rapporti sociali, trasformando la realtà economica e sociale. Tanto è stato già scritto e detto, sappiamo bene tutto il valore dell‘esperienza in corso nel Rojava. La parola d‘ordine non può che essere semplice e chiara: schierarsi a difesa, in solidarietà attiva, contribuire a sostenere ed allargare il fronte di guerra.
Il Soccorso Rosso Internazionale (SRI) è da tempo impegnato in questo sostegno attivo. Ed in particolare verso il Battaglione Internazionale di Liberazione per il grande significato e valore di intarnazionalismo militante. Moltissimi compagn* sono accorsi a partecipare alla guerra e alla costruzione di una nuova società. La comunanza di vita e impegno ha sviluppato un autentico braciere di esperienza e crescita. Molti hanno dato anche la loro vita. Il SRI considera che i processi rivoluzionari vadano comunque sostenuti, al di là di riserve, divergenze e posizioni ideologiche: laddove esiste rivoluzione in marcia, là bisogna starci ! Là si gioca non solo una partita locale, bensi si giocano le sorti della lotta di classe nel mondo. Dal Vietnam a Cuba, dalla Cina all‘Algeria, ovunque esse hanno pesato e determinato possenti ondate politiche rivoluzionarie o quanto meno progressiste. In questa prospettiva abbiamo concepito come contributo fondamentale quello rivolto alle forze combattenti, al fronte. Quindi le campagne di raccolta fondi per i bendaggi antiemorragici, salvavita, Celox, e per le maschere antigas. Campagne di notevole successo, concretizzatosi in centinaia di pezzi consegnati alle unità combattenti.
Questo contributo concreto va anche nel senso del suo contenuto politico, del tipo di rapporto politico che si vuole stabilire. Incentrato su due perni essenziali: l‘estensione internazionalista della lotta rivoluzionaria (seppur in tempi e forme diverse), e lo sviluppo dei contenuti e dell‘organizzazione adeguata. Ciò significa rompere con le impostazioni subalterne alle forze politiche borghesi e agli Stati imperialisti e a quelli reazionari. E‘ proprio nella costruzione indipendente delle proprie forze, proletarie e rivoluzionarie, che risiede l›unica speranza di difendere e portare alla vittoria il processo in corso. Solo cosi si può evitare che il puntuale «tradimento» di alleati occasionali (come USA e Russia o in questo momento anche il regime di Assad) ne determini la sconfitta.
Non facciamo «purismo ideologico», i grandi scontri storici avvengono innanzitutto fra le potenze e i vassalli regionali. Le forze del fronte internazionalista kurdo hanno dovuto destreggiarsi nel complesso scenario siriano e mediorientale. Era inevitabile, è giusto farlo. L‘importante è mantenere la propria autonomia, contare sulle proprie forze, e non legittimare politicamente questi «alleati» tattici, di una stagione, con una dignità democratica cui non hanno diritto. Sono gli oppressori secolari dei popoli, i nemici mortali di ogni liberazione, e contro di loro infine sarà la battaglia decisiva.
Il sostegno prioritario alle forze rivoluzionarie non implica un adesione incondizionata alla loro strategia, linea politica e tattica, alle loro posizioni ideologiche. Lottare insieme, uniti si, pur criticando fraternamente ciò su cui non si è d‘accordo. Cosi il SRI non ha sposato l‘evoluzione ideologica di PKK e YPG, e certe loro scelte tatticiste. Ma se queste si possono capire nella drammaticità di una situazione di guerra estrema, non si possono tollerare sullo scenario politico italiano ed europeo. Qui non cè alcuna scusa per accettare, o cercare, la sponda dei partiti borghesi parlamentari o di governo. Sono tutti complici, in un modo o in un altro, nello Stato imperialista italiano ed europeo, con il regime fascista turco e con la monarchia saudita, cioè con i principali aggressori del Rojava e della Siria. E' quindi necessario anche respingere al mittente i tentativi di strumentalizzare e cavalcare, l’impegno rivoluzionario degli internazionalisti che hanno combattuto con onore in Rojava sui quali il tribunale di Torino, dovrà decidere sul provvedimento di sorveglianza speciale richiesto dalla Procura. In favore dei
compagni internazionalisti, infatti, con una manovra di un opportunismo senza precedenti, si sono espressi esponenti del nemico di classe interno come ad esempio l'intero consiglio comunale di Torino.
Particolarmente vergognoso è il ripresentarsi del PD appunto come sponda istituzionale. Ricordiamo solo che fu il governo D›Alema a permettere la cattura di Abdullah Ocalan, massimo oltraggio a tutto un popolo, alla sua lotta di liberazione! E che tutti i governi hanno reiterato le enormi forniture d‘armamenti ai due regimi terroristi in questione. Le ambiguità di certi ambienti di movimento sono, purtroppo, evidenti nel prestare il fianco a queste manovre istituzionali, nel disporsi a compromessi inaccettabili.
Invece, se vogliamo estendere in Europa la prospettiva rivoluzionaria alimentata oggi dal Rojava (ma anche da altri fronti di cui non si parla, come in India e Filippine), dobbiamo costruire un fronte proletario antagonista, costruire le nostre forze rompendo con il sistema politico istituzionale che è del tutto interno all‘imperialismo italiano ed europeo. E concentrare gli sforzi nel sostegno concreto al fronte di guerra (come le suddette campagne per Celox e maschere antigas), al Battaglione Internazionale, nel sabotaggio della macchina di guerra imperialista, e nello sviluppo delle nostre capacità di lotta indipendente, in rapporto con le autentiche forze rivoluzionarie nel mondo.


Pt SRI Torino 13/10/2019