Lunedì 6 maggio, Thomas, un Gilet Giallo incarcerato a Fleury-Merogis, ha affermato in una lettera "l' uso legittimo della violenza". È in carcere da febbraio, accusato di aver partecipato a incendi di auto di lusso e della polizia e di aver lanciato oggetti contro le forze dell'ordine durante l'atto XIII del movimento ( vedi il nostro articolo ).
Nella sua lettera, ricorda le numerose incarcerazioni di Gilets Jaunes e le numerosissime brutalità poliziesche subite dai suoi compagni. Ammette anche che "in alcune situazioni, il conflitto è necessario". Si assume parte delle azioni di cui è accusato, essendo pienamente consapevole che questo lo farà rimanere più a lungo in prigione.
Conclude, parlando del movimento che "né il bastone né la prigione sembrano fermare questo movimento, io sono con tutto il cuore a fianco a coloro che continuano."
