Torino/Val Susa/NO TAV: la Prefettura conferma il coprifuoco
L'agenzia di stampa ANSA pubblica la notizia della conferma del coprifuoco dalle 20,00 alle 7,00, in alcune zone limitrofe al cantiere del TAV di Chiomonte. A fare scattare il rinnovo del coprifuoco ( l'ordinanza del prefetto era già stata emessa nel settembre del 2018) è stato un rapporto della questura di Torino che lancia l'allarme sul pericolo della ripresa delle protesta contro il TAV che, in estate, potrebbero legarsi a quelle in solidarietà con i migranti che tentano di passare il confine per andare in Francia. Il nuovo questore di Torino, Giuseppe De Matteis, prosegue il lavoro di repressione preventiva che il suo predecessore Messina aveva ereditato da altri funzionari prima di lui. La proroga delle disposizioni di divieto di circolazione nelle zone vicine al cantiere di Chiomonte è l'ulteriore conferma dello stato di guerra permanente (ammesso anche da Messina quando ha definito "prigionieri"gli arrestati durante la manifestazione in solidarietà con i compagni dell'Asilo Occupato) in cui ci troviamo.
I "prigionieri" fatti dagli sbirri e il "coprifuoco" della prefettura certificano quello che descriviamo ormai da sempre e cioè: la guerra che la borghesia ha scatenato contro le masse popolari proletarie. Una guerra che, sino a qualche hanno fa, era parzialmente non dichiarata ma che ora, con il procedere della crisi generale del sistema, diviene sempre più evidente a tal punto che sono gli esponenti repressivi della borghesia stessa a doverla comunque accennare pubblicamente.