Centinaia di prigionieri politici palestinesi sono stati aggrediti e feriti nella prigione Negev israeliano per rappresaglia dopo una rivolta dei prigionieri maltrattati dalle guardie carcerarie durante un trasferimento da una sezione all'altra di questo vasto campo tenda nel deserto. Di conseguenza, 90 prigionieri politici nella sezione 3 del Negev sono stati ammanettati e legati ai loro letti tutta la notte, senza coperte o altri oggetti personali.L'amministrazione di questa prigione, che detiene 1.300 prigionieri politici illegalmente, dal momento che Israele non ha il diritto come potenza occupante di trasferire tutta o parte della popolazione sul suo territorio, ha aumentato il numero di incursioni punitive contro detenuti dal 19 febbraio, quando hanno protestato contro l'installazione di dispositivi di disturbo intorno alle sezioni di questo campo, impedendo le comunicazioni tra i prigionieri. Domenica scorsa, uno di questi raid notturni è degenerato e due prigionieri hanno pugnalato i loro aggressori e li hanno feriti.E' seguito un assalto selvaggio e improvviso delle guardie che hanno usato proiettili, bombe sonore e gas lacrimogeni, che ha ferito molti altri nella prigione, tra cui una dozzina che sono stati trasportati al centro medico più vicino. Tra questi Islam Yusri Wishahi e Udayy Adel Salem sarebbero in condizioni critiche.
La punizione collettiva si moltiplica dopo questo evento. A partire da multe molto pesanti, oltre 50.000 euro per 74 detenuti nel Negev e 96 nel carcere di Ketziot. Tutte le visite sono state abolite, in particolare per le famiglie a Gaza, alle quali hanno solo eccezionalmente permesso di visitare i loro parenti. Un autobus di Gaza che aveva da tempo il permesso di visitare i loro parenti detenuti ha dovuto tornare indietro. Anche il diritto di camminare nel cortile è stato revocato.
Prigione di Neguev