Al
di là di cosa si pensi del personaggio (in gran parte costruito
mediaticamente secondo i criteri della mostrificazione), su di lui si
esercita un accanimento smisurato dettato dall'odio che la classe
dominante nutre contro un movimento proletario che, nei gloriosi anni
70, ha osato mettere in discussione il capitalismo e tentarne il
rovesciamento.
Violenza,
terrorismo. Cosi pensano di sotterrare la nostra lotta, secolare, per
la libertà.
Ma
chi parla ?! Lo Stato delle stragi, lo Stato servo della NATO, che
con le milizie della GLADIO organizzava e perpetrava vero terrorismo
contro le masse proletarie. Lo Stato che ha sempre coperto (e copre)
fascisti e mafiosi purchè svolgano il ruolo di sgherri a difesa
dell'ingiustizia costituita. Un famigerato capo di queste trame
terroristiche di Stato, il venerabile Licio Gelli, pertanto implicato
e pure condannato per la strage di Bologna, ha avuto diritto
all'impunità piu' oscena e si è spento beatamente nella sua villa.
Eppure quell'assassino ne ha ammazzata di povera gente (questa si), e
ha persino collaborato con le dittature militar-fasciste del sud
America. Quindi parliamo di un vero, di veri macellai.
Infatti,
oggi, guardiamoli in faccia questi giustizieri (che provengono dallo
stesso sacco di Gelli): Bolsonaro, neo presidente brasiliano è un
fascista che inneggia ai massacri della dittatura, al diritto per i
poliziotti di ammazzare e torturare (e una sequela di altre
ignominie). L'energumeno del Viminale, al confronto, è un neofita,
ma da quando è al comando ha fatto affogare decine di migranti nel
Mediterraneo, e altre centinaia li ha consegnati ai massacratori
libici (in questo bisogna dire validamente anticipato dal collega
Minniti), ha istigato la violenza di strada del fascio-razzista
medio, provocando decine di aggressioni, alcune mortali. E l'elenco
criminale potrebbe continuare..
La
grande differenza fra noi e loro sta li: il movimento rivoluzionario
lotta per la liberazione sociale e a questa finalità ha rapportato
il necessario uso della forza. Per cui si è trattato di attacchi
alla struttura del potere e ai suoi sgherri. Con il coraggio che ci
vuole e la dignità della rivendicazione. Loro, invece, che
difendono lo sfruttamento e l'oppressione di classe, usano il
terrorismo indiscriminato (cosi come gettano le bombe dall'alto dei
loro aerei su interi popoli recalcitranti al loro dominio) e
nascondono la mano. Anzi gettano la colpa persino sulle stesse
vittime (ricordarsi di Piazza Fontana e di Pinelli).
Attraverso
la demonizzazione di Cesare Battisti, i terroristi di Stato vogliono
distruggere l'idea e la possibilità rivoluzionaria. Hanno paura, il
proletariato francese in rivolta è dietro l'angolo e la memoria
della lotta rivoluzionaria in Italia è ancora viva.
Difendiamo
la rivoluzione, difendiamo il campo proletario: SOLIDARIETA' di
fronte allo Stato imperialista. SOLIDARIETA' ai prigionieri della
guerra di classe.
Pt-SRI
Pt-SRI