lunedì 14 gennaio 2019

Solidarietà a Cesare Battisti, contro la canea dei terroristi di Stato


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Al di là di cosa si pensi del personaggio (in gran parte costruito mediaticamente secondo i criteri della mostrificazione), su di lui si esercita un accanimento smisurato dettato dall'odio che la classe dominante nutre contro un movimento proletario che, nei gloriosi anni 70, ha osato mettere in discussione il capitalismo e tentarne il rovesciamento.
Violenza, terrorismo. Cosi pensano di sotterrare la nostra lotta, secolare, per la libertà.
Ma chi parla ?! Lo Stato delle stragi, lo Stato servo della NATO, che con le milizie della GLADIO organizzava e perpetrava vero terrorismo contro le masse proletarie. Lo Stato che ha sempre coperto (e copre) fascisti e mafiosi purchè svolgano il ruolo di sgherri a difesa dell'ingiustizia costituita. Un famigerato capo di queste trame terroristiche di Stato, il venerabile Licio Gelli, pertanto implicato e pure condannato per la strage di Bologna, ha avuto diritto all'impunità piu' oscena e si è spento beatamente nella sua villa. Eppure quell'assassino ne ha ammazzata di povera gente (questa si), e ha persino collaborato con le dittature militar-fasciste del sud America. Quindi parliamo di un vero, di veri macellai.
Infatti, oggi, guardiamoli in faccia questi giustizieri (che provengono dallo stesso sacco di Gelli): Bolsonaro, neo presidente brasiliano è un fascista che inneggia ai massacri della dittatura, al diritto per i poliziotti di ammazzare e torturare (e una sequela di altre ignominie). L'energumeno del Viminale, al confronto, è un neofita, ma da quando è al comando ha fatto affogare decine di migranti nel Mediterraneo, e altre centinaia li ha consegnati ai massacratori libici (in questo bisogna dire validamente anticipato dal collega Minniti), ha istigato la violenza di strada del fascio-razzista medio, provocando decine di aggressioni, alcune mortali. E l'elenco criminale potrebbe continuare.. 

La grande differenza fra noi e loro sta li: il movimento rivoluzionario lotta per la liberazione sociale e a questa finalità ha rapportato il necessario uso della forza. Per cui si è trattato di attacchi alla struttura del potere e ai suoi sgherri. Con il coraggio che ci vuole e la dignità della rivendicazione. Loro, invece, che difendono lo sfruttamento e l'oppressione di classe, usano il terrorismo indiscriminato (cosi come gettano le bombe dall'alto dei loro aerei su interi popoli recalcitranti al loro dominio) e nascondono la mano. Anzi gettano la colpa persino sulle stesse vittime (ricordarsi di Piazza Fontana e di Pinelli).
Attraverso la demonizzazione di Cesare Battisti, i terroristi di Stato vogliono distruggere l'idea e la possibilità rivoluzionaria. Hanno paura, il proletariato francese in rivolta è dietro l'angolo e la memoria della lotta rivoluzionaria in Italia è ancora viva.
Difendiamo la rivoluzione, difendiamo il campo proletario: SOLIDARIETA' di fronte allo Stato imperialista. SOLIDARIETA' ai prigionieri della guerra di classe.

Pt-SRI