lunedì 19 novembre 2018

VALLE DI SUSA (IT) : ALTRE DENUNCE CONTRO I NO TAV-

Il giorno dopo la partecipatissima assemblea nazionale di Venaus contro le grandi opere inutili,  alla quale hanno partecipato decine di movimenti presenti sul territorio nazionale, centinaia d manifestanti si sono dati appuntamento per una "passeggiata" al cantiere TAV di Chiomonte. Avvicinandosi alle reti i manifestanti sono stati accolti dai getti d'acqua della polizia appostata dietro le reti del cantiere.
La polizia ha identificato (vuol dire altre denunce) 38 attivisti tra i quali alcuni che verranno denunciati per aver violato i provvedimenti del foglio di via obbligatorio emesso precedentemente contro di loro dalla questura.
Prosegue dunque la campagna di denunce a largo raggio con la quale la questura di Torino cerca, da anni,  di arginare la crescente partecipazione alle mobilitazioni del movimento NO TAV.  Ma la strategia della questura e dei tribunali fatta di denunce e di condanne come se piovesse, non ha prodotto nessuna defezione tra gli attivisti NO TAV, anzi, la pratica delle forze di occupazione in val di Susa e delle strutture repressive dei tribunali, non fa che produrre ulteriore determinazione ed adesione al movimento contro l'alta velocità. Infatti, consapevoli dell'inefficacia delle misure repressive, i gruppi della borghesia legati agli interessi speculativi sulla TAV, si vedono costretti a tentare la carta della mobilitazione reazionaria cercando, per mezzo di sindacati di regime e partiti borghesi, di mobilitare  la piccola borghesia e la parte più abbruttita delle masse popolari agitando la piazza come accaduto recentemente a Torino in piazza Castello. 
In risposta alla mobilitazione reazionaria degli speculatori e dei loro servi della politica borghese e del sindacato di regime, l'8 dicembre, a Torino, il movimento NO TAV ha organizzato una grande manifestazione alla quale parteciperanno migliaia di attivisti che giungeranno da tutto il Paese. 


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