Volantino di proletari torinesi per il soccorso rosso internazionale
Venerdi
28 settembre nuova udienza al tribunale de L'Aquila contro la militante delle
BR-PCC NADIA LIOCE. Perseguita per
alcuni atti di protesta contro le ulteriori restrizioni applicate al già
pesantissimo regime di detenzione. Il
famigerato art. 41Bis.
L'insieme
di restrizioni e privazioni fa del regime detentivo in art.41bis una vera e
propria tortura. NADIA ha spesso protestato, pur nei limiti di una situazione
d'isolamento e deprivazione, e per questo ha collezionato rapporti disciplinari
e misure punitive. Consistenti in
periodi di isolamento rinforzato..! Grottesco nella ferocia.
La
volontà di distruggere lentamente i/le militanti rivoluzionari/e è palese e si inserisce nella generalizzata ondata repressiva che colpisce tutti gli ambiti sociali. Laddove c'è resistenza e lotta, fioccano denunce
e aggressioni poliziesche, fino al carcere;
il potere esercita una vera e propria guerra ai poveri, al mondo del
lavoro sfruttato dai capitalisti. La violenza piu' vile poi è dispiegata contro i
proletari immigrati, contro cui si aizza il veleno razzista e
colonialista. Infatti
il governo, sulla scia dei precedenti, infierisce ancor piu' con leggi e provvedimenti che colpiscono i più elementari diritti umani, favorendo le stragi di migranti e dei
proletari in generale sui posti di lavoro, nelle condizioni abitative e
ambientali. Si attacca il diritto stesso all'esistenza!
Tutte
queste violenze repressive sono legate da un unico filo nero, da un unico
interesse: quello della classe dominante, capitalistica che cerca di
dividerci, di metterci in concorrenza e ostilità reciproca e di isolare le
parti piu' coscienti, quelle che militano per dare alle lotte una prospettiva
rivoluzionaria. Ecco il senso del regime
carcerario 41bis.
Misure
del genere non hanno alcuna motivazione securitaria, mentre infieriscono
crudelmente su condizioni di vita già fatte di deprivazione e isolamento. La finalità è ben altra, eminentemente
politica: spezzare la resistenza di queste/i prigioniere/i, spingerli alla
resa, alla capitolazione. Ciò che è scritto a chiare lettere nelle ragioni di
tale art.41bis, dell’ordinamento penitenziario.
NADIA
LIOCE e gli altri/e compagni/e detenuti nei regimi speciali, da molti anni,
certuni dagli anni 80, hanno fatto fronte a tali trattamenti come parte della
guerra di classe, come parte del processo rivoluzionario. Non sono mai scaduti
nel vittimismo, nel lamentio, offrendo al movimento di classe questa loro
coerente resistenza come un punto di forza, come una linea avanzata del
confronto Stato/Proletariato rifiutando seccamente le puntuali proposte di
“soluzione politica” ed altre formule che, dietro un falso umanitarismo,
insinuano resa e capitolazione.
Questa
coerenza, questo coraggio, di NADIA e
delle/i altre/i, vanno raccolti in
quanto tali e sostenuti. Proprio per il
grande valore e portato politico per tutta la classe, per tutto il movimento.
Così a noi, proletari e antagonisti, sta il ricostruire la nostra forza :
difendere NADIA e le altre, gli altri prigionieri, ne fa parte.
Un interesse comune a tutte le
realtà di lotta e resistenza proletarie, sociali. Al di là delle linee
politiche espresse, al di là delle organizzazioni di appartenenza, sindacali o
politiche.
41BIS =
TORTURA! ABOLIZIONE DEL 41BIS !
DIFENDERE
LE/I PRIGIONIERE/I DELLA GUERRA DI CLASSE
UNITA'
NELLE LOTTE – UNITA' CONTRO LA REPRESSIONE !