Rodrigo Duterte, il presidente delle Filippine, ha annunciato all’esercito che offrirà una ricompensa di 384 dollari per ogni ribelle comunista ucciso.
Il leader ha dichiarato, inoltre, che vorrebbe addestrare i membri di alcune popolazioni indigene, tra i quali i lumadi, per trasformarli in combattenti paramilitari. L’obiettivo di questa nuova milizia sarebbe la lotta contro i comunisti nelle loro comunità nell’isola meridionale di Mindanao. Il presidente ha dichiarato che, per ogni ribelle comunista ucciso, i combattenti riceveranno 20.000 pesos, ossia 384 dollari.
L’offerta di Duterte è stata fatta dopo che i guerriglieri maoisti avevano giustiziato un leader indigeno e suo figlio, membri della forza paramilitare del Paese. Il Nuovo Esercito Popolare, aveva rivendicato la responsabilità dell’accaduto all’inizio di febbraio, accusando i due uomini di estorsione e di appropriazione di territori.