lunedì 15 febbraio 2021
Venerdì 12 Febbraio. Giornata Internazionale di solidarietà con lo sciopero della fame di Dimitri KoufontinasAlla fine del dicembre scorso il governo greco ha approvato una riforma del sistema penitenziario nazionale che, oltre ad altre misure che peggiorano le condizioni detentive, stabilisce che chi è condannato per terrorismo non possa accedere alle “carceri rurali”, istituti più “aperti” a cui hanno accedono i prigionieri di lungo corso. L’approvazione di questa legge ha subito attivato l’iter burocratico per il trasferimento di Dimitri Koufontinas dal carcere rurale di Kassevitia.
Dimitri
è un compagno condannato per la partecipazione all’organizzazione
rivoluzionaria 17 Novembre, in carcere dal 2002. Il nuovo pacchetto
di leggi stabilisce che i reclusi nelle carceri rurali
vengano
riclassificati e trasferiti quindi nell’ultimo carcere in cui sono
stati. Nel caso di Dimitri sarebbe dovuto essere quello ateniese di
Koridallos.
L’amministrazione penitenziaria ha però deciso di
trasferirlo, manipolando le carte del trasferimento, nel carcere di
Domokos.
Nonostante in Grecia non esistano circuiti
differenziati, l’intenzione dell’amministrazione penitenziaria
negli ultimi anni è stata quella di rendere questa prigione un
carcere “duro”. Un trasferimento punitivo, dunque, volto a
colpire un compagno che lotta da sempre, fuori, nelle aule di
tribunale, in prigione: da quando è detenuto ha partecipato a
numerose proteste e ha intrapreso ben quattro scioperi della
fame.
Repressione volta ad annichilire Dimitri Koufontinas ma
che si iscrive nel progetto repressive complessivo dello Stato greco:
cercare di schiacciare le parti più radicali e combattive della
società per
scongiurare l’ipotesi di conflitti
futuri.
Davanti al trasferimento Dimitri Koufontinas ha deciso
di non rimanere in silenzio e di usare l’unica arma che aveva a
disposizione, il suo corpo. Dal 8 gennaio ha iniziato uno sciopero
della fame che proseguirà ad oltranza fino a quando non sarà
trasferito nel carcere di Koridallos.
Ormai i giorni di sciopero
cominciano a essere molti, il compagno si trova in condizioni
critiche e precarie nell’ospedale di Lamia: secondo i medici
potrebbe avere un tracollo da un momento all’altro.
Durante lo
sciopero sono state moltissime le iniziative e le azioni di
solidarietà avvenute in tutta la Grecia e non solo: presidi,
manifestazioni, scritte sui muri, striscioni, attacchi contro
molteplici
obiettivi (politici, banche, uffici postali, etc).
Ma
proprio ora che il tempo stringe pensiamo sia arrivato il momento di
compiere uno sforzo in più.
Pensiamo che la lotta di Dimitri
sia anche la lotta di ognuno ed ognuna di noi e siamo convinti
dell’importanza di creare ed ampliare legami
internazionali,
sopratutto in un momento come questo. Per tutto questo abbiamo deciso
di indire per
Venerdì 12 febbraio una giornata internazionale di solidarietà e
azione per sostenere Dimitri Koufontinas
LE RICHIESTE DELLO SCIOPERO DELLA FAME DEVONO ESSERE ACCETTATE
LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE È LA NOSTRA ARMA
Atene, 7 Febbraio